Avere un figlio è sicuramente una delle esperienze più belle che possano capitare ad una coppia e dopo i nove mesi d’attesa, il momento del parto è quello in cui la donna concentra tutte le sue energie per poter vedere finalmente l’amata creatura. Tuttavia capita in alcuni casi che proprio durante il parto possano verificarsi alcuni problemi che provocano complicanze sia al nascituro che alla madre. Tra queste c’è anche l’asfissia da parto.

Che cos’è l’asfissia da parto?

L’ asfissia perinatale è una condizione di insufficienza di ossigeno a carico del bambino che può avvenire per varie cause.
Tra le varie complicanze che portano a questa situazione citiamo la pressione sanguigna troppo alta o troppo bassa della madre, un’anemia del nascituro, infezioni a carico della madre o del neonato stesso, un travaglio troppo lungo o difficoltoso o l’avvolgimento del cordone ombelicale intorno al collo del bambino.

Quali sono le conseguenze?

Una mancanza di ossigeno per un bambino che sta per nascere o è nato da pochi minuti è sicuramente un grave danno. L’asfissia perinatale infatti è tra le prime cause di danni cerebrali permanenti nei neonati e se non viene trattata e riconosciuta come tale, può compromettere nei casi più gravi la vita stessa del bambino. Tra le conseguenze a lungo termine troviamo epilessia, deficit motori e psichici, menomazioni visive o uditive, problemi respiratori, ritardi nello sviluppo o nel linguaggio.

Come si interviene in caso di asfissia da parto?

È importante sapere che esistono alcune ragioni scatenanti all’origine dell’asfissia perinatale e che in questi casi specifici, la donna deve essere seguita durante tutta la gravidanza da personale medico specializzato che conosca la situazione e sappia come intervenire. Se si verifica questo spiacevole evento, il neonato va stabilizzato e ricoverato nell’unità di terapia intensiva neonatale.

E se la colpa è del personale medico?

Nei reparti di ginecologia ed ostetricia vengono eseguiti decine di parti giornalmente ma l’incidenza delle asfissie da parto causate proprio dall’equipe medica è ancora molto presente. In questi casi, quando si è accertata una mancanza da parte del team medico o addirittura si ha la certezza di errori commessi (mancanza del rilevamento dei tracciati, induzioni al travaglio con ripetute iniezioni di ossitocina o altre negligenze) si può procedere con la richiesta di risarcimento danni attraverso professionisti specializzati.
Su Difesoerisarcito è possibile trovare ogni informazione sulla procedura da avviare e farsi seguire da una squadra di ginecologi, medici e legali specializzati che dopo l’acquisizione delle cartelle cliniche, procederanno per conto dei richiedenti nella pratica, anticipando ogni spesa e richiedendo il pagamento solo a risarcimento ottenuto.

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