Aprire un’agenzia immobiliare è un’attività impegnativa che necessita di tempo, di risorse e di un’accurata pianificazione, valori imprescindibili per una gestione corretta nell’ottica di offrire alla domanda e all’offerta dei servizi gratificanti.

Per aprire un’agenzia immobiliare e per lavorarci, occorre essere agenti immobiliari e avere un’ottima conoscenza del mercato locale che, come è noto, varia in base al contesto geografico, in Italia decisamente variegato. Ai sensi di quanto indicato all’interno degli articoli 1754 e 1755 del Codice Civile, queste figure fungono da mediatori fra chi intende vendere un immobile e chi desidera acquistarlo. Tocca all’agenzia immobiliare, quindi, occuparsi di valutare i beni immobiliari, promozionare la loro vendita, gestire le visite degli acquirenti interessati, trovando un punto d’incontro fra domanda e offerta. La durata del corso per poter aprire un’agenzia immobiliare, lavorando come agente, è pari a 200 ore. Una volta concluso, occorre sostenere l’esame di abilitazione alla professione.

I corsi vengono organizzati su base regionale. Talvolta, se ne occupano le C.C.IA.A locali o in alternativa società private. La prova d’esame, invece, viene tenuta presso la Camera di Commercio della zona di turno.

Quali sono i requisiti per poter aprire un’agenzia immobiliare?

Oltre a essere agenti immobiliari, si richiede la maggiore età, la cittadinanza europea, l’aver conseguito quanto meno il diploma di scuola media superiore, il godimento a pieno titolo dei diritti civili, il non essere mai andati incontro a procedure fallimentari e il non aver mai subito condanne.

Per quanto riguarda il locale, in genere un ufficio, è fondamentale che sia in regola per ciò che concerne sia le norme igieniche sanitarie sia per quanto riguarda quelle edilizie.

Si suggerisce di scegliere una zona di passaggio, dove la posizione si dimostri facilmente accessibile. Molto importante è avere una vetrina lato strada, affinché gli annunci immobiliari esposti possano essere ben visibili agli acquirenti potenziali.

Step successivo è poi quello della segnalazione SCIA relativa all’inizio delle attività. Va effettuata presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive del comune in cui l’agenzia immobiliare sarà attiva. La società andrà regolarizzata mediante registrazione della Partita IVA e tramite iscrizione al Registro delle Imprese. Quest’ultima verrà effettuata presso la Camera di Commercio.

La specializzazione

Per un’agenzia immobiliare, ottenere vantaggio competitivo è essenziale. Negli ultimi anni, infatti, il numero è aumentato, nonostante il mercato non attraversi in questo momento una fase positiva. Se si è in una località turistica, concentrarsi sulle locazioni stagionali di appartamenti è una saggia decisione; se, invece, si è in un centro storico, conviene focalizzarsi sulla vendita di beni immobiliari di lusso.

Quali sono i costi iniziali per un’agenzia immobiliare?

Tenendo conto che è preferibile prendere in affitto un locale di circa 40 o 60 metri quadri, in modo da accogliere al meglio i clienti, che è necessario farsi conoscere, mediante una brillante campagna di marketing, il titolare dell’agenzia immobiliare dovrebbe sostenere in fase iniziale un investimento di circa 30.000 euro. Se si decide di lavorare in franchising, allora, le spese iniziali vengono ammortizzate.

A breve termine, occorre saper creare una forte identità di marca a livello territoriale. Cosa vuol dire? Avere un marchio distintivo, un logo chiaro, un sito internet altamente professionale. I profili social sono in tal senso di cruciale importanza per promuovere la propria attività immobiliare.

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