Sono sempre di più le persone che dopo aver abbandonato gli studi al termine delle superiori vorrebbero laurearsi a 30 anni per cambiare lavoro, riscattarsi o semplicemente accrescere il proprio livello culturale; i più si chiedono se sia possibile laurearsi a questa età o se, dato che la mente non è più fresca sia difficile. Altro fattore che spesso demotiva i futuri studenti è la difficoltà a conciliare famiglia, lavoro e studio.
Se la tua preoccupazione è quella della mancanza di tempo, non devi aver paura perché grazie alle tecniche di apprendimento rapido che si possono apprendere sul portale www.memosystem.it, laurearsi a 30 anni, è davvero possibile e semplice.
Vediamo insieme cosa vuol dire tecniche di apprendimento rapido e come possono aiutarti nel superare gli esami universitari e permetterti di prendere la qualifica che tanto desideri.
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Apprendimento rapido: cosa vuol dire
Prima di entrare nel vivo e spiegarti qualche tecnica di apprendimento rapido voglio illustrarti cosa sia questa metodologia di apprendimento e perché sempre più persone la studiano e ne fanno ricorso, non solo per studiare.
L’apprendimento rapido è un insieme di tecniche, collaudate e provate, che consentono di apprendere velocemente e in maniera efficace, concetti e informazioni.
Non si tratta di magie o stregonerie ma di procedure che i basano su studi psicologici.
Il concetto cuore dell’apprendimento rapido, mira a sfruttare tutte le aree del cervello oltre che tutti i sensi affinché la memorizzazione sia rapida ed efficace.
Il tutto è stato studiato e l’efficacia di queste tecniche è stata confermata da uno studio del 2016 ad opera del Pew Research Center.
Laurearsi a 30 anni: le mappe mentali
Una delle tecniche più efficaci per laurearsi a 30 anni è quella di utilizzare le mappe mentali; sono utilissime per apprendere qualsiasi concetto che rimane impresso grazie all’impatto visivo.
Il segreto è realizzarle in modo chiaro ed esplicativo posizionando il concetto chiave al centro e quelli secondari collegati a lato, come fossero dei rami di un albero.
La fotografia mentale
Questo procedimento associa i concetti a oggetti o elementi fisici e ricordi; in questo modo ti sarà più facile ricordare le parti più difficili.
Ad esempio, alle elementari, periodo in cui si inizia ad esercitare la memorizzazione e l’apprendimento, per molti alunni potrebbe risultare difficile ricordare fatti e avvenimenti storici importanti: un metodo potrebbe essere quello di associare una data di un evento storico importante, allo stesso numero che magari ricorre in un vecchio fumetto o su qualche stampa.
Una tecnica per sfruttare al massimo la fotografia mentale è racchiusa nell’acrostico ‘guardo chi corre’ che serve a spiegare una tecnica davvero efficace per la fotografia mentale, ossia:
- Guardare l’immagine per farsi un’idea generale;
- Dividere l’immagine scelta in piccoli quadrati per fissarli meglio;
- Osservare ogni piccola parte divisa in precedenza, come se il nostro occhio fosse un microscopio, per memorizzare quanti più dettagli possibili;
- Chiedere, ossia fatti delle domande;
- Contare tutti gli elementi che possono essere conteggiati all’interno dell’immagine;
- Ricostruire l’immagine nella propria testa senza guardarla, meglio se tenendo gli occhi chiusi;
- Riscontrare, ovvero fare un confronto tra l’immagine creata ed elaborata e quella reale osservata in partenza.
Applicare la regola del 20/80
Questo è un concetto sviluppato dall’economista italiano Vilfredo Pareto che sostiene che l’80% dei risultati viene dal 20% del tuo input.
Per spiegarlo meglio possiamo dire che il 20% delle persone nella tua vita, porteranno l’80% di felicità così come solo il 20% dei tuoi sistemi di apprendimento porteranno l’80% dei risultati.
Ad esempio, se vuoi imparare lo spagnolo rapidamente per parlarlo durante la tua vacanza, non concentrarti nell’imparare a leggerlo e scriverlo, ma semplicemente impara a parlarlo.
Un ulteriore metodo per imparare in fretta qualsiasi concetto e riuscire a laurearsi a 30 anni è quello di insegnare le cose ad un’altra persona o fare finta di farlo; rielaborare a voce alta è un’ottima tecnica per memorizzare concetti e argomenti.